Giovan Piero Grimaldi, nato a Modica il 28 ottobre 1860 e morto prematuramente il 1° settembre 1918, fu chiamato alla cattedra di Fisica sperimentale nell’Università di Catania nel 1893, dove divenne professore ordinario nel 1897. Fu preside della Facoltà di Scienze dal 1902 al 1905 e rettore dal 1905 al dicembre 1908, quando si dimise anzitempo per motivi di salute. Dal 1897 al 1905 fu segretario generale dell’Accademia Gioenia.
Nel suo testamento olografo del 15 agosto 1912, dispose che alla sua morte si creasse un’Opera pia con i suoi averi, il cui vitalizio veniva destinato al fratello Clemente, famoso agronomo che, però, gli premorì, ed alle due sorelle Grazietta e Teresa. Le sue volontà testamentarie furono recepite dallo Statuto del 1922, approvato dal re Vittorio Emanuele III. Nel 1963, dopo la morte dell’ultima sorella, Teresa Grimaldi Bruno di Belmonte, iniziò formalmente a operare l’Opera Pia, con la costituzione di una commissione composta da due membri di diritto, il Rettore pro-tempore dell’Università di Catania ed il Presidente dell’Ospedale Maggiore di Modica, e da tre membri, designati, rispettivamente, dal Presidente della Corte di Appello di Catania, dal Presidente del Tribunale di Modica e dal Consiglio comunale di Modica. Il primo presidente dell’Ente Morale fu il dott. Giorgio Turlà.
Successivamente nel 1977, anche a causa delle mutate condizioni sociali (nello Statuto era previsto che una parte della rendita fosse destinata al ricovero gratuito degli infermi presso l’Ospedale Maggiore di Modica), sotto la presidenza dell’avv. Carmelo Ammatuna, fu ravvisata la necessità di cambiare lo Statuto. Con il contributo di due soci dell’Accademia Gioenia, il prof. Salvatore Foti, nella qualità di delegato dal Rettore e componente di diritto della Commissione di Amministrazione dell’Ente, e del prof. Valerio Abbate, che assieme ad altri due professionisti modicani fu designato dalla medesima Commissione a formulare proposte per il nuovo Statuto, esso fu predisposto dal prof. Vittorio Ottaviano, docente di Diritto amministrativo nell’Università di Catania, e in ultimo approvato dai competenti organi della Regione Sicilia nel 1986.
Il nuovo Statuto prevede all’art. 6 che l’Amministrazione della Fondazione provveda “a ripartire le rendite per il raggiungimento degli scopi sociali destinandone……….un quarto all’Accademia Gioenia di Catania” e all’art. 7 recita “L’Accademia Gioenia di Scienze Naturali in Catania, accantonerà ogni anno metà delle rendite che le saranno versate, per la costituzione di un premio quinquennale, che una commissione nominata dalla stessa Accademia assegnerà al miglior lavoro di Fisica che sarà prodotto nel quinquennio in una delle Università siciliane. Tutto ciò che rimane della quota versata all’Accademia è destinata a sostenere le spese di pubblicazione degli Atti dell’Accademia, di lavori di Fisica, ed in mancanza di lavori di Scienze Naturali, esclusi quelli di Medicina e segnatamente di Clinica”.
Sono stati assegnati i seguenti premi:
1998 (cerimonia di consegna del 22/12/1999) al dott. Mauro Marino;
2003 (cerimonia di consegna del 13/03/2003) ex aequo ai dott.ri Marco Mazza e Vittorio Privitera;
2008 (cerimonia di consegna del 25/10/2008) al dott. Claudio Latora;
2014 (cerimonia di consegna del 25/10/2014) ex aequo ai dott.ri Salvatore Mirabella, Francesco Ruffino, e Filippo Giannazzo;
2019 (cerimonia di consegna del 29/11/2019) ex aequo ai dott.ri Alessia Irrera e Barbara Fazio, Francesco Pellegrino, Aurora Tumino.