L’istruzione e la cultura agraria in Sicilia. Dall’800 fino alla istituzione delle Facoltà di Agraria.

di Valerio Abbate


Il fervore illuministico della seconda metà del ’700 ha notevolmente contribuito in Italia allo sviluppo della cultura agraria con la creazione di scuole ed istituzioni agrarie, che anche sulla scorta di analoghe esperienze già sorte in altri paesi europei hanno avviato la transizione da un’agricoltura della tradizione a quella basata sulla sperimentazione. Nel 1753 a Firenze veniva fondata l’Accademia dei Georgofili, la prima al mondo in materia di agricoltura, nelle ultime decadi del ‘700 altre accademie agrarie venivano istituite in alcune città venete, a Brescia, a Torino e nello Stato pontificio, agli inizi dell’800 sorgevano le Società agrarie in varie parti dell’Italia, fra cui a Bologna la Società Agraria del Dipartimento del Reno (poi divenuta Accademia nazionale di Agricoltura) e a Napoli la Real Società d’Incoraggiamento (poi nel 1808 trasformata in Real Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali). La prima istituzione che rilasciava titolo dottorale in scienze agrarie sorse nel 1840 a Pisa, a cui fecero seguito fino al 1924 quelle di Milano, Portici-Napoli, Bologna, Perugia e Firenze.

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