La ricerca agronomica nell'Università di Catania. Brevi notazioni e alcuni dati statistici

di Valerio Abbate


La ricerca agronomica nell’Università degli Studi di Catania prende avvio nel 1950 con l’attivazione dell’Istituto di Agronomia generale e Coltivazioni erbacee, il cui primo direttore fu il prof. Amedeo Jannaccone, proveniente dalla scuola agronomica di Emanuele de Cillis con sede nell’Università Napoli. Per la descrizione e l’evoluzione nel tempo della predetta ricerca vengono, preliminarmente, delineati alcuni aspetti di contesto: gli argomenti oggetto di studio, quelli cioè propri dell’agronomia e quelli conoscitivi ed applicativi delle colture erbacee, che nel primo periodo comprendevano anche le specie da orto; il personale docente e ricercatore strutturato che l’ha prodotta nell’arco dei 68 anni di attività dell’Istituto (poi Sezione di Dipartimento); la sede editoriale che l’ha ospitata e le basi territoriali in cui è stata svolta. Le quasi 1500 pubblicazioni prodotte nell’intero periodo hanno riguardato prevalentemente tematiche agronomiche e, relativamente ai gruppi di colture, le industriali (soprattutto quelle da biomassa per energia), le cereali e le foraggere, ma anche singole colture, quali carciofo, prevalentemente, e patata. Esse hanno avuto come collocazione editoriale per quasi il 60% riviste specialistiche di settore, di cui poco meno della metà indicizzate, e sono state redatte per il 70% a cura di più di due autori. L’andamento nel tempo di questa attività di ricerca, raggruppata e classificata per 14 successivi quinquenni, mette in evidenza che la crescita del numero delle pubblicazioni, graduale e pressoché costante fino al quinquennio 1980/84, ha fatto registrare un forte aumento, soprattutto nel quinquennio 2005/09. In rapporto alle tematiche solo alcune (“Agronomia”, “Patata”, “Cereali”) sono state oggetto di costante attenzione, mentre altre sono state studiate per periodi di tempo più o meno lunghi. In rapporto alla collocazione editoriale, quella su “Riviste” è stata sempre fortemente prevalente, ma solo dal 2000 quelle indicizzate sono risultate prevalenti e dal 2010 hanno rappresentato l’85% ed oltre del numero totale. In rapporto al numero di autori di ciascuna pubblicazione, fino al 1969 erano opera di un solo autore, nel quinquennio 1985/89 si equivalevano i gruppi di pubblicazioni rispettivamente con uno, due e più di due autori, successivamente è cresciuto il gruppo di pubblicazioni con più di due autori (quasi sempre più di 3), fino a rappresentare il 90% del totale. Nell’intero periodo di attività di ricerca, la produttività media del ricercatore per ciascun anno è aumentata da 1,4 a circa 5 per il complesso delle pubblicazioni e da 1,2 a 2,6 relativamente alle sole riviste.

LEGGI TUTTA LA LETTERA IN PDF